Spirito eclettico e voce scolpita nel lirismo più autentico

Maurizio Leoni si è diplomato con lode all’Accademia Filarmonica Bolognese e al Conservatorio G.B. Martini di Bologna, dove ha iniziato fin da subito a coltivare con passione il repertorio liederistico.

Fin dai suoi primi passi nel mondo della lirica ha collezionato riconoscimenti importanti: finalista al Concorso As.Li.Co., Menzione Speciale al Concorso Internazionale di Adria, vincitore della VI edizione del Concorso A. Lazzari di Genova e Primo Premio Assoluto alla rassegna di musica da camera D. Caravita.

Dalla tradizione al mondo: dopo un’intensa gavetta nei cori lirici di teatri storici italiani come Modena, Bergamo e Piacenza, fino alla stabilità nel Coro del Teatro Comunale di Bologna, Leoni si afferma come solista in produzioni internazionali. Debutta in titoli come Il campanello di Donizetti alla Fondazione Walton di Ischia, Il turco in Italia e Matilde di Shabran al Rossini Festival di Wildbad (Germania), La Bohème in Corea del Sud, Carmen a Pisa.

Artista a tutto tondo, la sua curiosità lo spinge oltre i confini dell’opera tradizionale: attore e regista di prosa (collaborazione stabile con Assemblea Teatro di Torino), protagonista in operette (La vedova allegra, Il paese del sorriso) e figura di spicco nella musica contemporanea, con oltre 12 prime assolute e produzioni ardite come 8 Songs for a Mad King di Peter Maxwell Davies al Teatro Regio di Torino e al Festival del Cervantino in Messico.

Fa parte di ensemble d’eccezione come Divertimento Ensemble di Milano, il Notschibikitschi Ensemble (formazione originale con tre voci e tre clarinetti), e il Gruppo Erlebnis, con cui ha affrontato partiture complesse come Das Lied von der Erde di Mahler e inciso per la Radio Svizzera Italiana.

Maestri come Ulla Casalini, Dorothy Dorow, Alain Billard, Renata Scotto, Claudio Desderi e William Matteuzzi hanno contribuito a plasmare il suo percorso artistico e vocale.

Negli ultimi anni ha brillato sui palcoscenici più prestigiosi: Die Teufel von Loudon di Penderecki e Wozzeck di Gurlitt a Torino, Salomé di Strauss al Comunale di Bologna con Daniele Gatti, La scala di seta di Rossini con Claudio Desderi a Parigi e Reggio Emilia, Don Giovanni con J.C. Malgoire all’Opera di Roma.

Fra i suoi ruoli più applauditi: Figaro ne Il Barbiere di Siviglia diretto da G. Carella, L’equivoco stravagante al Festival di Strasburgo con Alberto Zedda, Gianni Schicchi e Germont al Comunale di Bologna, Il prigioniero di Dallapiccola con Zoltán Peskó, Rigoletto a Trento e Pesaro con Daniele Agiman.

Appassionato e generoso didatta, affianca alla carriera artistica un’intensa attività di insegnamento. Dopo un anno come docente full-time presso la Suwon University (Corea del Sud), ha insegnato canto in vari Conservatori italiani, ed è oggi professore al Conservatorio “A. Boito” di Parma. Ha lavorato per quattro anni come Vocal e Italian coach al Verbier Festival e ha tenuto master per docenti alla North-West University di Lanzhou (Cina).